sabato 7 febbraio 2009

Melbourne

...arrivato a Melbourne la prima sensazione che ho avuto è stata quella di vuoto.Si,di vuoto,sembrava che mancasse tutto ciò che fa girare la città:le persone.
Sarà stato forse per l'abitudine a vivere in una città come Sydney in cui si incontra qualcuno a qualsiasi ora della notte.
Non contento di questa situazione ho iniziato a girare perdendomi,sempre con gli occhi di un bambino,pieno di curiosità....
Ora viaggio sto viaggiando veramente da solo,e vedo che succedono cose inimmaginabili che riempiono la giornata.
Ieri ero in lavanderia e girandomi chi vedo?Massimiliano che è tornato dalla Nuova Zelanda,per la serie quanto è piccolo il mondo.Poi ho incontrato Chiara e Luca ed è stato un bel ritrovo...e via con i giri di birra.Peccato che poi la serata non è terminata nel migliore dei modi.
Oggi girando ancora solo per il mercato ho conosciuto una ragazza che mi ha tenuto compagnia.Lei è appena arrivata ed ha molti progetti per la testa.Domani sono invitato a cena nell'ostello in cui vive con i suoi amici.
La sensazione che viaggiando da solo succedono molte più cose si è avverata,si entra nel profondo delle emozioni e tutto accade come per incanto.
Giro da solo e trovo sempre qualcuno con cui condividere momenti,che sia un caffè,una bevuta oppure come Luca ed Omar una grande amicizia.
Mi sono messo a pensare al motivo che mi ha spinto a fare tutto questo;ho abbandonato l'idea del lavoro,dell'inglese,...sto semplicemente cercando me stesso,quello che ho dentro e come poterlo condividere con altre persone.Mai avrei pensato di sdraiarmi ai piedi di un albero e contemplare le nuvole senza sentirmi in colpa.é tempo che sto dedicando a me stesso.Mai avrei pensato di affrontare tutto quello che mi ero portato dietro,di riscoprirmi nuovamente,di conoscere i miei genitori,di prendere una posizione.Molte persone si sono rifatte sentir ed hanno il piacre di farlo,altre invece se ne sono andate....ma alla fine è giusto così,io ho preso la decisione di partire,c'è chi ha voluto darmi coraggio e chi mi ha dato del pazzo.Ognuno ha i propri punti di vista,e li rispetto comunque.Io cerco sempre di mettermi in discussione,di non giudicare gli altri,di non riversare i miei pensieri su di loro,ma di sentire la mia vita.
Oggi volevo salutarvi con un discorso sullo bagliare:

Comincia ad avere torto e vedrai spalancarsi difronte a te un mondo di possibilità.
Non sarai più assalito dal bisogno di essere infallibile,sarà come vagare nell'ignoto in balia dell'incertezza,ma con molte probabilità che il risultato sia alla fine molto più sorprendente di quando sei sicuro di essere nel giusto.
Certo,avere torto è rischioso.
Spesso la gente non osa comunicare le proprie idee per paura che gli altri le trovino stupide...
Sarà sicuramente capitato anche a te nel corso di una riunione di avanzare un'idea che richiedeva ai presenti di guardare le cose in una luce completamente nuova,ma nessuno ha esclamato:”ecco qua,questa proprio si che offre una soluzione inaspettata”.
No,no.Nella stanza cala il silenzio,tutti alzano gli occhi al cielo e riprendono il discorso come se niente fosse.
I rischi sono un metro per misurare le persone.Chi non se li assume cerca di tenersi ben stretto quello che già possiede.
Chi invece li affronta spesso ne esce arricchito.
Alcuni rischi hanno un futuro anche se spesso capita che qualcuno li etichetti come errori.
Avere ragione a volte è come camminare all'indietro per dimostrare che il sentiero percorso è sicuro.
Sbagliare non vuol dire essere nel futuro o nel passato,sbagliare significa vivere nel presente.
E non c'è cosa migliore,credimi...

Un abbraccio
Marco

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grande MArco! il taglio dei rami secchi è inevitabile, però credo anche che la distanza serva a rinsaldare i rapporti veri, mentre quelli superficiali scivolano via, meglio così no? ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Grazie. il discorso sullo sbagliare è molto efficace, e ottimo spunto di riflessione sul proprio voler essere migliori degli altri...