lunedì 12 gennaio 2009

L'UNICO MODO PER TROVARSI è QUELLO DI PERDERSI

...anche una grande città come Sydney riesce a riservarti tantissime sorprese anche quando sembra essere ormai tutto così scontato.
Il suo animo amico si è fatto vivo durante questo fine settimana.Sabato grande inaugurazione del festival musicale di Sydney...ogni piazza era riempita di musica,mai visto così tanta gente unita a divertirsi,forse più che a capodanno...tutta questa folla di persone riversata per le strade del centro cittadino a ballare...veramente da non crederci!
E come non farsi travolgere da questi ritmi?come poter rimanere indifferenti da tutta questa energia?e così via ai balli scatenati dalle sette di sera...troppo coinvolgente.
Peccato che tutto sia terminato alle 23.Credo che mi sarei lasciato trasportare dalla musica fino al mattino...sento ancora i brividi di sabato sera.
Piano piano riesco ad ambientarmi in questo modo di vivere,cerco di lanciarmi e di provarci,anche se qualche problemino con la lingua c'è sempre...ma non importa,io ci provo.
Domenica sera il mio primo barbeque australiano a casa delle svedesi(ma non è vero che le svedesi sono tutte bionde,belle e con gli occhi azzurri).Più che australiano direi mondiale,visto che eravamo in più di venti persone e c'erano praticamente tutti i continenti,tranne qualcuno che a rappresentare l'America del nord.E birra dopo birra,salsiccia dopo salsiccia,il ghiaccio si è sciolto e via a cantare...oltre ad animare i discorsi che ad una certa ora diventano vietati ai minori...Meglio censurare i discorsi dopo il “lick to lick,step to step ,i arrive to the ….”grande Luca,che dopo un paio di uscite delle sue ormai ci hanno marchiato come marpioni.Certo che però l'italiano è sempre di grande compagnia.Nel giro di una mezz'oreta già tutti ridevano,come se stessimo mettendo in scena uno spettacolo comico.
Veramente una bellissima serata.Credo che continuando così,dovrò prendermi un anno libero per passare a trovare tutte le persone che fin'ora mi hanno invitato a trovarli:Francia,Inghilterra,Giordania,Brasile,Venezuela,...sto perdendo il conto ormai.Ma guardate che una promessa è una promessa...hahaha.
Oggi in spiaggia a Manly con Luca si stava parlando di tutti questi inviti.
Ma chi se lo sarebbe aspettato di buttarsi in questa avventura a quasi trent'anni?Ma dopo aver vissuto tutte queste esperienze,è possibile ritornare a seguire dei canoni di vita molto più improntati su un clima di diversità e di non unione?Perchè quando si riesce ad arrivare ad una certa stima e fierezza di se stessi,credo che la paura passi e ci si lanci nelle avventure come se fosse normale.Meglio pensare giorno per giorno,anche se l'idea del futuro oggi ha toccato vari posti da visitare,o meglio ancora da vivere...per ora cerchiamo di vivere quest'avventura che senza accorgersene è quasi arrivata al secondo mese...e tra poco ci sarà la grande partenza per la “east cost”...
Oggi vi vorrei salutare con un insegnamento di De Andrè visto l'anniversario della sua morte (10 anni): “non c'è mai la colpa,ma l'uomo va solo capito e perdonato...”
un abbraccio
Marco

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