Jacqui Smith nel mirino per aver chiesto il rimborso della pay per view
I film a luci rosse acquistati dal marito mentre lei era assente
Londra, ministro Interni nei guai
due film porno nella nota spese
Londra, ministro Interni nei guai due film porno nella nota spese
Richard Timney
marito del ministro
LONDRA - Nuovi guai per il ministro dell'Interno britannico, Jacqui Smith. La stessa che a febbraio era stata bersaglio di violente critiche per aver chiesto un'indennità per la seconda casa mentre, invece, era ospitata dalla sorella. Stavolta è nel mirino per aver inserito nella sua nota spese di parlamentare la visione di programmi tv a pagamento, fra cui figurano anche due film porno. Si tratta di pellicole pay per view del valore di cinque sterline (pari a poco più di cinque euro). Tuttavia l'acquisto, a quanto pare, sarebbe opera del marito, Richard Timney, suo assistente, che avrebbe comprato i film a luci rosse mentre lei era impegnata a Londra.
"Sono spiacente che, chiedendo il rimborso della mia connessione a internet, ho allegato per errore anche il rimborso del pacchetto tv", si legge in una nota diffusa dal ministro. "Appena la cosa mi è stata fatta presente, ho avviato subito le procedure per mettermi in contatto con le competenti autorità parlamentari e rimediare alla situazione. Tutti i soldi rimborsati per il pacchetto tv saranno restituiti".
I film per cui ha chiesto rimborso sono in totale cinque e sono stati tutti visti nella sua abitazione a Redditch, nell'Inghilterra centrale. "Dire che Jacqui è arrabbiata con suo marito è un eufemismo" ha detto un amico della coppia al Sunday Express, che ha pubblicato un resoconto della vicenda. "Lei non era lì quando questi film sono stati visti. E' furiosa, imbarazzata e mortificata".
La richiesta di rimborso per il pacchetto tv e la connessione a internet, in tutto 67 sterline, era stata presentata in giugno.
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