Finalmente dopo rinvii su rinvii decido di affrontare questo viaggio verso sud Bangkok per vedere questo famoso mercato galleggiante caratteristico della Thailandia.
E l'impresa risulta più difficile del previsto.
Ammettendo che non sono un tipo mattiniero,a metà mattina mi avvio alla ricerca della stazione sud dei bus.
Seguo le indicazione dell'information office e prendo la linea tre alla ricerca della stazione...e come al solito dopo un'ora di viaggio mi ritrovo al punto di partenza...doh!
Opto allora per il taxi,anche se ogni volta per fargli capire dove portarmi ci vuole una gran fortuna:ringrazio di essere italiano perchè riesco ad unire il mio semplice inglese con la super gestualità(molto più comprensibile da loro).
Venti minuti ed eccomi arrivato nel posto giusto,grazie “lucky Budda”!
Biglietto,bus con aria condizionata e due ore di viaggio per arrivare a destinazione.
Quanto ho invidito Amstrong che mettendo il primo piede sulla luna non è stato assalito da nessun venditore del tour operator.
Nemmeno il tempo di scendere dal bus e subito vengo raggiunto da un ragazzo che mi prende per il braccio e mi guida verso il banchetto dove senza aprir bocca mi ritrovo la fattura in mano per il tour in barca del mercato:1500 bath per un'ora.
Meno male che mi hanno alleggerito il portafogli,mica di rischiare l'affondamento della barca a causa del troppo peso...
Immaginate una gondola veneziana di legno con quattro seggiolini di legno che invece del rematore che canta “santa Lucia” c'è un “pilota” di off shore che manovra un motore da duecento cavalli...
Se Colombo avesse avuto una barca simile avrebbe saltato l'America con un colpo di acceleratore e sarebbe giunto nelle Indie nel giro di pochi giorni.
Si parte,giù il gettone e come se fossi su una giostra di Gardaland inizia il giro nei canali.
Incrocio tutte queste barche colme di prodotti di tutti i generi,dal cibo ai cestelli di legno.
Ed ecco che compare il punto dolente:i souvenir.
Li trovo ovunque,sia sulle barche che nei negozietti a lato dei canali.
Vendevano anche le magliette con le foto del mercato e per fortuna non hanno toccato il fondo con la linea “i love the floating market”.
Io avrei optato per la scritta “io sono tirchio e non mi interessa nulla” per poter osservare tutto in relax e fare le mie benedette foto.
Ad un certo punto sulla rotta del ritorno la signora al timone,con il suo sguardo materno,ha visto il mio sguardo affascinato e curioso da bambino mi invita a mettermi alla guida della gondola...mi si sono accesi gli occhi.
Dopo due informazioni mi lascia alla guida e si accomoda in poppa lasciandomi solo.
Io giro tutto fiero,divertito e riesco anche ad ottenere gli applausi dai bambini che giocano sul fiume.
Mentre piloto quel mezzo natante,vedo davanti a me questa signora seduta e mi viene in mente la figura di mia madre,come se fossimo io e lei.
Questa scena mi è rimasta impressa per tutta la giornata.
Domani dopo una settimana di “della di isolamento” mi trasferirò in una camera doppia in attesa dell'arrivo di Omar da Sydney.
Finalmente avrò acqua calda,aria condizionata e soprattutto la corrente elettrica per poter ricaricare tutte le batterie prima della partenza.
Direzione nord Thailandia.
Speriamo solo di non ritrovarci nel mezzo di un temporale monsonico.
“La vita è quello che succede mentre stai facendo altri progetti”
giovedì 19 novembre 2009
donne senza gonne,ma con i pantaloncini
Incontro persone che come me viaggiano in un luogo “oscuro” in solitaria,che siano essi uomini o donne.
Vedo queste bellissime ragazze che invece di darsi al trucco e alla shopping folle,si mettono uno zaino in spalla,un paio di pantaloni comodi,delle infradito di cuoio e via a macinare chilometri in questo Paese non proprio simile all'Australia.
Il mio pensiero si focalizza sul sesso femminile.
Queste donne con carattere,con la voglia di avventura e senza timore di viaggiare in questi luoghi non sempre così accoglienti.
Ricordo l'incontro di una ragazza francese che dopo aver divorziato dalla sua vita,si è lanciata nel giro del mondo:ha noleggiato una macchina nel sud America passando per Brasile,Cile,Paraguai,Messico,poi il volo per il sud Africa e a seguire l'Australia,la Nuova Zelanda,L'india e l'Asia...ed il tutto da sola!
Ammiro queste ragazze,ammiro il loro coraggio,la voglia di sfida,il non “appendersi” ad una borsetta e ad un tacco del dodici,ma ad un backpack da venti kg sulla schiena,uno zainetto sul davanti e via all'improvvisazione...
Io tifo per voi!!!!
Vedo queste bellissime ragazze che invece di darsi al trucco e alla shopping folle,si mettono uno zaino in spalla,un paio di pantaloni comodi,delle infradito di cuoio e via a macinare chilometri in questo Paese non proprio simile all'Australia.
Il mio pensiero si focalizza sul sesso femminile.
Queste donne con carattere,con la voglia di avventura e senza timore di viaggiare in questi luoghi non sempre così accoglienti.
Ricordo l'incontro di una ragazza francese che dopo aver divorziato dalla sua vita,si è lanciata nel giro del mondo:ha noleggiato una macchina nel sud America passando per Brasile,Cile,Paraguai,Messico,poi il volo per il sud Africa e a seguire l'Australia,la Nuova Zelanda,L'india e l'Asia...ed il tutto da sola!
Ammiro queste ragazze,ammiro il loro coraggio,la voglia di sfida,il non “appendersi” ad una borsetta e ad un tacco del dodici,ma ad un backpack da venti kg sulla schiena,uno zainetto sul davanti e via all'improvvisazione...
Io tifo per voi!!!!
martedì 27 ottobre 2009
gira e rigira si arriva sempre nello stesso posto
Sveglia e caffè,barba e bidè...
Forse meglio togliere il bidè non facendone parte della mia vita quotidiana da un anno a questa parte.
Giornata passata alla ricerca del prezzo più basso per una lente della macchina fotografica in un centro commerciale che in confronto il labirinto del minotauro è un gioco under dodici.
Immaginatevi un centro commerciale italiano e moltiplicatelo per 10,100,1000...praticamente sei piani edificio dove per ognuno si trovano centinaia di negozietti non più grandi di un paio di metri quadri...da impazzire soprattutto perchè ad ogni piano viene venduta lo stesso tipo di merce.
Dopo un paio d'ore girando su e giù per le scale mobili,mi accorgo di un piccolo particolare che in questa situazione risulta essenziale per l'impresa:la mancanza di panchine o luoghi in cui sedersi e riposarsi!!!
L'inerzia assale le mie gambe ormai stanche,ma la mente non recependo bene il messaggio decide di mettersi alla ricerca della stazione dei bus alla ricerca di qualche informazione per il viaggio.
Indovinate?Una grande caccia al tesoro,quasi un safari.
Innanzitutto bisogna sapere che nella grande città di Bangkok con i suoi 7 milioni di abitanti ci sono 3 differenti stazioni a seconda del tragitto da percorrere:una per il nord,una per il sud e una per l'est.
Ed ognuna di esse è collocata nell'angolo più esterno della città...
Forse le mie pretese che tutto abbia un'organizzazione sono troppo elevate per i canoni asiatici.
Almeno avessi trovato un persona che parlasse due parole d'inglese che potesse aiutarmi...tutto tempo e fiato sprecato.
Optiamo per il piano B:il TRENO!!!!
E dove si trova la stazione centrale dei treni?Dalla parte opposta di quella dei bus.
Hey Lucky Buddha,te la sei presa perchè non ho comprato l'abito?
Mi sono abituato troppo a casa Australia.
Però la dea della fortuna si è accorta di me e sono riuscito a trovare tutte le info che cercavo.
Tempo impiegato per trovare una soluzione:mezza giornata.
In compenso ho visitato anche la parte della città economicamente perbene caratterizzata da palazzi di recente costruzione e casette ben tenute con giardino.
La visita al mercato galleggiante la rinvio a domani tempo permettendo.
In compenso ho scoperto che con pochi centesimi si viaggia con i trasporti pubblici,basta solo riuscire a capire gli orari (sempre che esistono) e soprattutto il tragitto.
A domani,un nuovo giorno.
“Sai quando mi sono innamorata di te?
Quando sono uscita dalla doccia ed ho trovato i miei vestiti piegati...”
Forse meglio togliere il bidè non facendone parte della mia vita quotidiana da un anno a questa parte.
Giornata passata alla ricerca del prezzo più basso per una lente della macchina fotografica in un centro commerciale che in confronto il labirinto del minotauro è un gioco under dodici.
Immaginatevi un centro commerciale italiano e moltiplicatelo per 10,100,1000...praticamente sei piani edificio dove per ognuno si trovano centinaia di negozietti non più grandi di un paio di metri quadri...da impazzire soprattutto perchè ad ogni piano viene venduta lo stesso tipo di merce.
Dopo un paio d'ore girando su e giù per le scale mobili,mi accorgo di un piccolo particolare che in questa situazione risulta essenziale per l'impresa:la mancanza di panchine o luoghi in cui sedersi e riposarsi!!!
L'inerzia assale le mie gambe ormai stanche,ma la mente non recependo bene il messaggio decide di mettersi alla ricerca della stazione dei bus alla ricerca di qualche informazione per il viaggio.
Indovinate?Una grande caccia al tesoro,quasi un safari.
Innanzitutto bisogna sapere che nella grande città di Bangkok con i suoi 7 milioni di abitanti ci sono 3 differenti stazioni a seconda del tragitto da percorrere:una per il nord,una per il sud e una per l'est.
Ed ognuna di esse è collocata nell'angolo più esterno della città...
Forse le mie pretese che tutto abbia un'organizzazione sono troppo elevate per i canoni asiatici.
Almeno avessi trovato un persona che parlasse due parole d'inglese che potesse aiutarmi...tutto tempo e fiato sprecato.
Optiamo per il piano B:il TRENO!!!!
E dove si trova la stazione centrale dei treni?Dalla parte opposta di quella dei bus.
Hey Lucky Buddha,te la sei presa perchè non ho comprato l'abito?
Mi sono abituato troppo a casa Australia.
Però la dea della fortuna si è accorta di me e sono riuscito a trovare tutte le info che cercavo.
Tempo impiegato per trovare una soluzione:mezza giornata.
In compenso ho visitato anche la parte della città economicamente perbene caratterizzata da palazzi di recente costruzione e casette ben tenute con giardino.
La visita al mercato galleggiante la rinvio a domani tempo permettendo.
In compenso ho scoperto che con pochi centesimi si viaggia con i trasporti pubblici,basta solo riuscire a capire gli orari (sempre che esistono) e soprattutto il tragitto.
A domani,un nuovo giorno.
“Sai quando mi sono innamorata di te?
Quando sono uscita dalla doccia ed ho trovato i miei vestiti piegati...”
la citta' delle docce!!!
La città delle docce perchè il desiderio di una doccia si eleva all'ennesima potenza con il passare delle ore della giornata (ma anche della notte) sempre che non ci pensi un bel temporale monsonico!
Oggi seconda giornata di città con una bozza di programma tra le mani che mi permette di evitare ore ed ore a girovagare senza meta come esca per i tuk tuk...
Ormai i tuk tuk rappresentano un animale feroce da cui stare lontano finchè gli sguardi non si incrociano e da lì inizia la sfida,stile mezzogiorno di fuoco:bisogna continuare la propria strada senza voltarsi o dare cenno di esitazione per poter vincere indenne la “lotta”.
E anche oggi,per la seconda volta di fila,è uscito il numero 54 sulla ruota di...no no,niente lotto.
Anche oggi per la seconda volta di fila è il mio giorno fortunato,il secondo giorno del Buddha day per tutti!!!
Immaginatevi feste in strada,fuochi d'artificio,e....avete sbagliato posto,non siete a Bangkok di certo.
Però tutti si offrono di farmi da guida per la città per la modica cifra di GRATIS!!!
Forse stanotte sono salito in Paradiso senza rendermene conto.
Tornato sulla terra nuovamente,ho estratto gli artigli stile Wolverine ed ho continuato la mia strada riuscendo a visitare quasi tutti i luoghi principali.
E pensare che mi avevano offerto anche un bel tour a 1500 bat con lo sconto dell 50% (sempre per il buddha day) mentre intestardendomi e provando ad arrangiarmi me la sono cavata con circa 15 bat di traghetti.
E con questo ho la prova che sono uno stupido come uno dei tanti millantatori mi ha detto dopo aver rifiutato la grande offerta “prendi due fustini al prezzo di uno”.
Tutto il susseguirsi della vita thailandese è fortemente legato alla religione,anche se da un certo lato mi sembra di essere in un'Assisi asiatica o qualsiasi altra città sacra.
E questa sacralità viene anche qui pubblicizzata per spillare quattrini alle persone:fai la foto con il grande maestro,butta le monetine dentro il paiolo,ciba i pesci con il pane comprato dalle bancarelle,compra i fiori per intingerli nell'acqua santa....e addirittura esprimi un desiderio a Buddha che in cambio...ti offre un buono sconto per un negozio di abiti fatti su misura...non per altro viene chiamato “lucky buddha”.
Esprimi un desiderio,chinati tre volte davanti alla statua e in regalo per te una delle grandi marche a prezzi speciali!!!Spero che questa vicenda sia stata l'apice delle stranezze,ma penso proprio di no.
Visto che siamo in Thailandia,perchè non provare step by step il loro modo di vivere?
E così mi sono lanciato a pranzare in una delle mille “bancarelle” che cucina piatti di dubbia provenienza ai miei occhi.Più che bancarelle sono dei semplici carretti a due ruote con un paio di fornelli.I più “sofisticati” sono motorizzati (basta collegare una moto al manubrio del carretto).
Così mi ritrovo seduto ad un tavolino con la mia ciotola di riso e qualche altra verdura bollita in mezzo a dei ragazzini thailandesi che mi sorridono per gentilezza e deridono per le strane facce che faccio dopo aver aggiunto alla zuppa il loro olio piccante!AL fuoco al fuoco...nella mia bocca.
Domani la mia curiosità mi vuole spingere a visitare il mercato galleggiante a sud di Bangkok.
La guida lo definisce un luogo di attrattiva turistica,ma la voglia di vedere con i miei occhi mi fa oltrepassare questa “critica”,ma soprattutto la voglia i fotografare questi posti.
Che il piatto di noodles che mi devo gustare mi tolga dalla mente tutti i cattivi pensieri...
Notte!
Oggi seconda giornata di città con una bozza di programma tra le mani che mi permette di evitare ore ed ore a girovagare senza meta come esca per i tuk tuk...
Ormai i tuk tuk rappresentano un animale feroce da cui stare lontano finchè gli sguardi non si incrociano e da lì inizia la sfida,stile mezzogiorno di fuoco:bisogna continuare la propria strada senza voltarsi o dare cenno di esitazione per poter vincere indenne la “lotta”.
E anche oggi,per la seconda volta di fila,è uscito il numero 54 sulla ruota di...no no,niente lotto.
Anche oggi per la seconda volta di fila è il mio giorno fortunato,il secondo giorno del Buddha day per tutti!!!
Immaginatevi feste in strada,fuochi d'artificio,e....avete sbagliato posto,non siete a Bangkok di certo.
Però tutti si offrono di farmi da guida per la città per la modica cifra di GRATIS!!!
Forse stanotte sono salito in Paradiso senza rendermene conto.
Tornato sulla terra nuovamente,ho estratto gli artigli stile Wolverine ed ho continuato la mia strada riuscendo a visitare quasi tutti i luoghi principali.
E pensare che mi avevano offerto anche un bel tour a 1500 bat con lo sconto dell 50% (sempre per il buddha day) mentre intestardendomi e provando ad arrangiarmi me la sono cavata con circa 15 bat di traghetti.
E con questo ho la prova che sono uno stupido come uno dei tanti millantatori mi ha detto dopo aver rifiutato la grande offerta “prendi due fustini al prezzo di uno”.
Tutto il susseguirsi della vita thailandese è fortemente legato alla religione,anche se da un certo lato mi sembra di essere in un'Assisi asiatica o qualsiasi altra città sacra.
E questa sacralità viene anche qui pubblicizzata per spillare quattrini alle persone:fai la foto con il grande maestro,butta le monetine dentro il paiolo,ciba i pesci con il pane comprato dalle bancarelle,compra i fiori per intingerli nell'acqua santa....e addirittura esprimi un desiderio a Buddha che in cambio...ti offre un buono sconto per un negozio di abiti fatti su misura...non per altro viene chiamato “lucky buddha”.
Esprimi un desiderio,chinati tre volte davanti alla statua e in regalo per te una delle grandi marche a prezzi speciali!!!Spero che questa vicenda sia stata l'apice delle stranezze,ma penso proprio di no.
Visto che siamo in Thailandia,perchè non provare step by step il loro modo di vivere?
E così mi sono lanciato a pranzare in una delle mille “bancarelle” che cucina piatti di dubbia provenienza ai miei occhi.Più che bancarelle sono dei semplici carretti a due ruote con un paio di fornelli.I più “sofisticati” sono motorizzati (basta collegare una moto al manubrio del carretto).
Così mi ritrovo seduto ad un tavolino con la mia ciotola di riso e qualche altra verdura bollita in mezzo a dei ragazzini thailandesi che mi sorridono per gentilezza e deridono per le strane facce che faccio dopo aver aggiunto alla zuppa il loro olio piccante!AL fuoco al fuoco...nella mia bocca.
Domani la mia curiosità mi vuole spingere a visitare il mercato galleggiante a sud di Bangkok.
La guida lo definisce un luogo di attrattiva turistica,ma la voglia di vedere con i miei occhi mi fa oltrepassare questa “critica”,ma soprattutto la voglia i fotografare questi posti.
Che il piatto di noodles che mi devo gustare mi tolga dalla mente tutti i cattivi pensieri...
Notte!
cerco il filo di Arianna
E dire che sbagliando si impara,che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico,che il diavolo fa le pentole e non i coperchi...insomma,ecco la versione del turista informato ma fesso 2.0!
Sveglia alle 6 causa 3 ore in meno di fuso orario,doccia fredda e via con tutti i buoni propositi di girovagare per tutto il giorno,senza tenere in conto che...sono in Asia,territorio nuovo ai miei occhi.
Giro e rigiro...la cartina camminando per chissà quale destinazione non avendo un minimo di tragitto da seguire,finchè un raggio di sole mi illumina!
Preso dalla paura che sia il signore,ascolto con umiltà:TUK TUK!
Si si,il signore mi ha illuminato con il suo raggio,quello laser per mettermi in guardia.
20 bath per un giro di 4 ore per i maggiori monumenti.
20 bath=40 centesimi per un giro di 4 ore?Si si,questo è un messaggero mandato da Dio in persona per poter vivere con così poco.
E per fortuna che avevo letto di non cadere in trance al canto delle sirene del tuk tuk.
Niente di così sconvolgente,solo che tra un posto all'altro scatta lo stop in negozi di alcuni amici:sartoria,gioielleria,agenzie di viaggio...tutti negozi di un certo interesse per un ragazzo che vuole spendere il meno possibile.
Le varie perdite di tempo con finto interesse mi hanno fatto girare per i maggiori monumenti della zona storica.
La cosa che risalta di più agli occhi è l'oro!Tutti i tempi sono d'oro,statue,finiture,...incredibile!
E per la serie chi l'ha dura la vince,il tipo del tuk tuk con il suo naso felino capta nell'aria un messaggio forte e chiaro:Marco non ha il braccio abbastanza lungo da arrivare al portafogli e spendere in souvenir e generi vari.Finalmente libero di vagare dopo aver capito la seconda lezione.
Per buona fiducia non ha voluto nemmeno i 20 bath.
Preso dal caldo e dalla voglia di relax,decido di rifugiarmi nel centro commerciale più parlato da tutte le guide:MBK!
E ecco arrivati nel mondo delle meraviglie,mezza giornata passate nel caos su e giù per le scalemobili finchè le forze me lo permettono.
Arrivato al limite della sopportazione,scappo in strada nella speranza di rifugiarmi in un po' di tranquillità...e cosa trovo?Ancora più caos con aggiunta di afa!E “dulcis in fundu” un bel temporale tropicale!!!
Come primo impatto questa città non mi sta entusiasmando molto,l'avevo immaginata diversamente e fin'ora ne sono rimasto deluso.
Sembra che tutto giri intorno al turismo e ad ogni incrocio c'è qualcuno che vuole “rifilarti” qualcosa;a fine giornata avrei chiuso gli occhi e fatto una strage.
Ma la cosa che mi ha fatto riflettere molto è stato vedere in che condizioni vivono queste persone,forse è il normale impatto che si ha alla vista di un paese non occidentalizzato.
La maggior parte delle abitazioni di questa zona della città sono dei veri e propri negozi se non addirittura garage in cui i thailandesi lavorano e vivono.
E da quello che ho visto queste persone fanno quasi parte del “ceto medio” visto che tanti vivono nelle favelas ai bordi dei canali o comunque in zone non proprio abitabili.Per non contare quelli che vivono in edifici abbandonati o direttamente in strada:madre,padre a figlioli appresso.
E la città non ha niente a che vedere con Sydney o una qualsiasi città europea.
Disgustato da queste visioni,attendo l'arrivo della giornata di domani sperando in qualcosa di migliore...
Sveglia alle 6 causa 3 ore in meno di fuso orario,doccia fredda e via con tutti i buoni propositi di girovagare per tutto il giorno,senza tenere in conto che...sono in Asia,territorio nuovo ai miei occhi.
Giro e rigiro...la cartina camminando per chissà quale destinazione non avendo un minimo di tragitto da seguire,finchè un raggio di sole mi illumina!
Preso dalla paura che sia il signore,ascolto con umiltà:TUK TUK!
Si si,il signore mi ha illuminato con il suo raggio,quello laser per mettermi in guardia.
20 bath per un giro di 4 ore per i maggiori monumenti.
20 bath=40 centesimi per un giro di 4 ore?Si si,questo è un messaggero mandato da Dio in persona per poter vivere con così poco.
E per fortuna che avevo letto di non cadere in trance al canto delle sirene del tuk tuk.
Niente di così sconvolgente,solo che tra un posto all'altro scatta lo stop in negozi di alcuni amici:sartoria,gioielleria,agenzie di viaggio...tutti negozi di un certo interesse per un ragazzo che vuole spendere il meno possibile.
Le varie perdite di tempo con finto interesse mi hanno fatto girare per i maggiori monumenti della zona storica.
La cosa che risalta di più agli occhi è l'oro!Tutti i tempi sono d'oro,statue,finiture,...incredibile!
E per la serie chi l'ha dura la vince,il tipo del tuk tuk con il suo naso felino capta nell'aria un messaggio forte e chiaro:Marco non ha il braccio abbastanza lungo da arrivare al portafogli e spendere in souvenir e generi vari.Finalmente libero di vagare dopo aver capito la seconda lezione.
Per buona fiducia non ha voluto nemmeno i 20 bath.
Preso dal caldo e dalla voglia di relax,decido di rifugiarmi nel centro commerciale più parlato da tutte le guide:MBK!
E ecco arrivati nel mondo delle meraviglie,mezza giornata passate nel caos su e giù per le scalemobili finchè le forze me lo permettono.
Arrivato al limite della sopportazione,scappo in strada nella speranza di rifugiarmi in un po' di tranquillità...e cosa trovo?Ancora più caos con aggiunta di afa!E “dulcis in fundu” un bel temporale tropicale!!!
Come primo impatto questa città non mi sta entusiasmando molto,l'avevo immaginata diversamente e fin'ora ne sono rimasto deluso.
Sembra che tutto giri intorno al turismo e ad ogni incrocio c'è qualcuno che vuole “rifilarti” qualcosa;a fine giornata avrei chiuso gli occhi e fatto una strage.
Ma la cosa che mi ha fatto riflettere molto è stato vedere in che condizioni vivono queste persone,forse è il normale impatto che si ha alla vista di un paese non occidentalizzato.
La maggior parte delle abitazioni di questa zona della città sono dei veri e propri negozi se non addirittura garage in cui i thailandesi lavorano e vivono.
E da quello che ho visto queste persone fanno quasi parte del “ceto medio” visto che tanti vivono nelle favelas ai bordi dei canali o comunque in zone non proprio abitabili.Per non contare quelli che vivono in edifici abbandonati o direttamente in strada:madre,padre a figlioli appresso.
E la città non ha niente a che vedere con Sydney o una qualsiasi città europea.
Disgustato da queste visioni,attendo l'arrivo della giornata di domani sperando in qualcosa di migliore...
primo piede in Asia:Bangkok
Arrivo a Bangkok dopo un viaggio relax disteso su tre sedili dell'aereo.
I pensieri vagano guardando il finestrino e qualche lacrima mi porta con la mente al momento,al viaggio di sola andata...
Bangkok,città di sette milioni e mezzo di abitanti!
Non faccio in tempo a mettere il primo piede in territorio thailandese e sento una voce:taxi?where are you going?
Ed ecco la prima figura da turista beninformato,ma un po' fesso:viaggio aeroporto to city 900 bath,mentre con il tassametro sarebbero stati un terzo se non meno.
Giunto in hostello,i dubbi si fanno sempre più numerosi:camera 2x2 metri con finestra su corridoio,un ventilatore per combattere il caldo,niente acqua calda e nemmeno l'ombra di una presa di corrente per ricaricare le batterie del laptop...iniziamo bene.
Ecco giustificati i 4 euro a notte per camera singola.
Che la notte mi porti consiglio....
I pensieri vagano guardando il finestrino e qualche lacrima mi porta con la mente al momento,al viaggio di sola andata...
Bangkok,città di sette milioni e mezzo di abitanti!
Non faccio in tempo a mettere il primo piede in territorio thailandese e sento una voce:taxi?where are you going?
Ed ecco la prima figura da turista beninformato,ma un po' fesso:viaggio aeroporto to city 900 bath,mentre con il tassametro sarebbero stati un terzo se non meno.
Giunto in hostello,i dubbi si fanno sempre più numerosi:camera 2x2 metri con finestra su corridoio,un ventilatore per combattere il caldo,niente acqua calda e nemmeno l'ombra di una presa di corrente per ricaricare le batterie del laptop...iniziamo bene.
Ecco giustificati i 4 euro a notte per camera singola.
Che la notte mi porti consiglio....
arrivederci Australia,arrivederci...
Tic tac tic tac tic tac....
l'orologio australiano ha battuto le ultime ore,dopo 11 mesi.
Undicimesingiroperl'australia!!!
Incredibile ma vero.
Era diventato un po' casa mia questo grande continente.
I resoconti sono moltissimi,e tante le idee che sono nate durante questo viaggio.
Ma quello che più di tutto accomuna chi ha vissuto questo lungo periodo “meditativo”,è l'incertezza del domani.
Dopo poco tempo ci si abitua ai continui cambiamenti di programmi,al doversi inventare un lavoro o un'esperienza,a dover cambiare casa adattandosi a vivere in 2 metri quadrati,ad arrangiarsi con i mezzi pubblici per potersi spostare a qualsiasi ora del giorno o della notte...
E ora?sarà possibile mantenere questo “stile di vita”?Si potrà ancora recarsi al supermarket a piedi nudi?Uscire per una birra e ritrovarsi ad un party con 30 persone di nazionalità diversa?Girare a qualsiasi ora della notte senza avere timore di...?
Ma oltre a queste piccoli pensieri,la più grossa preoccupazione è rappresentata dal futuro,ossia dai mille dubbi sul nostro rientro.
La maggior parte delle persone connazionali conosciute durante il viaggio,hanno lasciato la loro “non vita” alla ricerca di qualcosa che non sia solo una semplice sopravvivenza.
E così ci si ritrova a rientrare con le paure di dover tornare a seguire lo stesso modo di vivere da cui si era “fuggiti”.
C'è chi si è innamorato di questo Paese,ma i passi successivi per ottenere un visto più sicuro diventano sempre più ardui ed espensivi.
Che cose ne sarà di noi?Le nostre menti cercano soluzioni e intanto il dubbio si fa più serio...
Ora un'altra avventura mi attende nel sue est asiatico:la Thailandia.
Arrivederci cara Australia,arrivederci a un giorno che ancora non conosco,ti lascio con le lacrime agli occhi per tutto quello che mi hai donato...grazie.
Marco
l'orologio australiano ha battuto le ultime ore,dopo 11 mesi.
Undicimesingiroperl'australia!!!
Incredibile ma vero.
Era diventato un po' casa mia questo grande continente.
I resoconti sono moltissimi,e tante le idee che sono nate durante questo viaggio.
Ma quello che più di tutto accomuna chi ha vissuto questo lungo periodo “meditativo”,è l'incertezza del domani.
Dopo poco tempo ci si abitua ai continui cambiamenti di programmi,al doversi inventare un lavoro o un'esperienza,a dover cambiare casa adattandosi a vivere in 2 metri quadrati,ad arrangiarsi con i mezzi pubblici per potersi spostare a qualsiasi ora del giorno o della notte...
E ora?sarà possibile mantenere questo “stile di vita”?Si potrà ancora recarsi al supermarket a piedi nudi?Uscire per una birra e ritrovarsi ad un party con 30 persone di nazionalità diversa?Girare a qualsiasi ora della notte senza avere timore di...?
Ma oltre a queste piccoli pensieri,la più grossa preoccupazione è rappresentata dal futuro,ossia dai mille dubbi sul nostro rientro.
La maggior parte delle persone connazionali conosciute durante il viaggio,hanno lasciato la loro “non vita” alla ricerca di qualcosa che non sia solo una semplice sopravvivenza.
E così ci si ritrova a rientrare con le paure di dover tornare a seguire lo stesso modo di vivere da cui si era “fuggiti”.
C'è chi si è innamorato di questo Paese,ma i passi successivi per ottenere un visto più sicuro diventano sempre più ardui ed espensivi.
Che cose ne sarà di noi?Le nostre menti cercano soluzioni e intanto il dubbio si fa più serio...
Ora un'altra avventura mi attende nel sue est asiatico:la Thailandia.
Arrivederci cara Australia,arrivederci a un giorno che ancora non conosco,ti lascio con le lacrime agli occhi per tutto quello che mi hai donato...grazie.
Marco
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